Vi proponiamo un interessante documento realizzato dall’ UNAPROL (Unione Nazionale tra le Associazioni di produttori di olive) sul costo dell’olio. L’annata 2016 registra una forte impennata dei prezzi, le cause dell’aumento sono da ricercare nella cattiva raccolta rispetto al 2015. Secondo UNAPROL nel 2016 ci si aspetta una produzione nettamente inferiore.
A soffrire è stata soprattutto la produzione delle regioni del Sud Italia che hanno dovuto fare anche i conti con la mosca olearia, parassita che attacca gli olivi. Per la Puglia, primo produttore in Italia di olio, si stima una produzione in calo del 40%. Qui vi riportiamo una tabella dove potete osservare il costo dell’olio extravergine nella settimana del 7 – 11 novembre 2016 e la variazione percentuale di prezzo rispetto al settembre. Come potete leggere per Roma e Rieti il prezzo rimane costante e non c’è nessuna variazione rispetto a settembre.
Per avere più dati a disposizione potete consultare l’intera tabella con molti più dati scaricabile direttamente dal sito dell’ UNAPROL
Complessivamente crolla del 38 per cento la produzione di olio di oliva in Italia e la Sicilia è la regione che ha registrato l’arretramento più evidente, circa il 42 per cento, pur rimanendo al terzo posto dopo Puglia e Campania come quantità di raccolto. Un calo che si estende a tutta l’Europa con la sola eccezione della Turchia che cresce addirittura del 33 per cento.