Avete mai sentito parlare di verdure fermentate? Questo particolare tipo di lavorazione è stato utilizzato fin dall’antichità e conferisce alle verdure moltissima vitamina C. Il processo di fermentazione inoltre produce microrganismi utili estremamente importanti per l’uomo in quanto aiutano a bilanciare la flora intestinale e a migliorare in tal modo il sistema immunitario.
La maggior parte delle nuove tendenze nel settore food&beverage riguardano la salute e la tendenza a mangiare e bere sempre meglio. È questo il motivo per cui ci sarà un aumento di vendita delle verdure fermentate e in salamoia, anche in paesi in cui non vengono considerate ricette tradizionali. Le verdure trattate in questo modo, infatti, oltre a essere più sostenibili da parte dell’intestino, aiutano la digestione a tutti gli effetti.
La fermentazione degli ortaggi è meno diffusa e conosciuta rispetto a quanto avviene per lo yogurt o il kefir. È possibile far partire la fermentazione con due differenti metodi: in modo spontaneo, permettendo a tutti i tipi di frutta e verdura di fermentare in maniera naturale, oppure inoculando le verdure con quella che viene chiamata “coltura starter” per accelerare il processo di fermentazione.
Le verdure vanno sempre fermentate con un coperchio che deve essere ben chiuso per evitare contaminazioni. Possono essere messe dentro una dispensa, ma se preparate molte verdure ed avete abbastanza spazio sono anche molto belle da tenere in vista. I crauti alle mele con le fette di mela sui lati del barattolo sono veramente decorativi