Sono 3,3 milioni gli italiani che mangiano negli home restaurant, dove le cene vengono preparate nel salotto di casa da cuochi amatoriali, e vengono organizzate e promosse attraverso piattaforme social. E’ quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulla ristorazione in Italia presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Cernobbio, che analizza le nuove frontiere del settore, a partire dalla food sharing economy, ovvero le differenti forme di condivisione del cibo. Innovazioni che – sottolinea Coldiretti – stanno cambiando velocemente le abitudini alimentari degli italiani, anche per gli aspetti relativi al mangiare fuori casa, mentre la potenza del digitale moltiplica le nuove modalità di offerta e fruizione del cibo.
Se l’home restaurant “cattura” regolarmente 3,3 milioni di persone – spiega la Coldiretti – e altre 8,8 occasionalmente, il social eating (privati che organizzano in casa propria pranzi o cene come fossero ristoranti) è praticato abitualmente da 3,1 milioni di italiani, mentre ulteriori 6 milioni lo fanno di tanto in tanto. Novità che hanno ampliato la gamma delle opportunità senza entrare in conflitto diretto, almeno per ora, con le forme più tradizionali del mangiare fuori casa.
Altro fenomeno in crescita è quello della ristorazione digitale, con 4,1 milioni di italiani che ordinano regolarmente cibo a domicilio online, tramite sito web oppure app (più altri 8,8 che lo praticano saltuariamente), mentre sono 11 milioni quelli che usano il telefono in maniera costante per farsi portare a casa piatti e pietanze direttamente da ristorante e/o pizzeria (17,5 milioni quelli che lo fanno occasionalmente).