Corsi di cucina a Roma

Corsi di pasticceria Roma

  • Home
  • La scuola
  • Corsi di cucina
  • Blog
  • Cooking lessons

Storie di vini

Gabriele Magno: oggi il Frascati di ieri

Gabriele (Magno) vola alto, nel senso che di mestiere fa il pilota per una compagnia low cost e Luigi (Fragiotta) tiene invece i piedi ben piantati per terra affondando le proprie radici in una lunga esperienza di distribuzione vini.

Luigi lo incontro per caso durante la manifestazione “Palcoscenico Frascati” ed i vini che mi fa assaggiare in quell’occasione mi colpiscono immediatamente! è come avere un flashback, come salire su una macchina del tempo…

Quattro chiacchiere e la promessa di rivedersi presto in Azienda per parlare con più calma del loro lavoro mi portano al “Casale Torretta” poco distante da Grottaferrata in una soleggiata mattina di Novembre.

Ho appena il tempo di rivedere Luigi che Gabriele arriva con il suo “defender” ed un robusto carico di pizza da addentare mentre si assaggiano i vini.

Casale Torretta

Il panorama dalla terrazza del casale (recentemente ristrutturato ed adattato ad accogliere eventi) pur se visto mille volte durante i miei su e giù in bici per queste strade, è sempre bellissimo e consente di farsi una prima idea di quello che saranno i prodotti dei 2.5 ha di vigna vecchia (30-50anni) che vedo sotto di me (5 gli ettari vitati nel complesso).

Le alture del vulcano laziale da una parte ed una finestra aperta sul mare dall’altra già fanno presagire salmastre sensazioni che, nel bicchiere, si sommeranno alla ginestra e soprattutto alla mineralità che la geologia del terreno (le tufiti stratificate tipiche della Valle Marciana sono didatticamente illustrate dai tagli ben visibili lungo la strada) ci regalerà di suo.

Le vigne sono di proprietà dei nonni di Gabriele praticamente da sempre ed una cartina del 1829 che fa bella mostra di se in sala è testimonianza del toponimo “torretta” di cui può fregiarsi il vino prodotto.

Casale Torretta

Gli anni passati erano dedicati allo “sfuso” ma quando Gabriele incontra Luigi, questi lo convince ad accettare la scommessa ad iniziare la nuova sfida dell’imbottigliamento.

Del territorio Vi ho già detto, ma bisogna aggiungere che la “location” regala di suo alle piante una certa tranquillità per quanto riguarda le malattie; e se a questo aggiungiamo il fatto che Gabriele ha un cugino che conduce una una azienda biodinamica che confina con la sua, viene da se che la scelta biologica è obbligata e condivisibile.

Chi mi conosce sa benissimo che non sono un fanatico della “fogliolina verde”, ma sentire Gabriele che parla rapito di quanto sia bello camminare la sera in una vigna nella quale sono tornati dopo molti anni grilli e farfalle, mi induce a sposare una volta tanto questa filosofia (3° anno di conversione).

Casale Torretta

Oltre al FRASCATI, l’Azienda produce anche CESANESE (da uve provenienti da un piccolo appezzamento in affitto nel Comune di Monte Porzio Catone);dal 2019, sarà poi possibile anche godere del CANNELLINO e del FRASCATI SUPERIORE RISERVA che, tra l’altro si fregerà del toponimo “VIGNETO LA TORRETTA”.

La piccola cantina occupa un locale restaurato (o forse sarebbe meglio dire “rimesso a vecchio”) in maniera fantastica poco distante dal casale: acciaio, temperatura controllata ed un uso controllato delle barriques; questi i mezzi dei quali i nostri due eroi si servono per regalarci un sorso di quel frascati da troppo tempo dimenticato; in questo locale, dai prodotti diversissimi tra loro pur se di vigne contigue si ricava quel blend di mineralità, floreale e spinta acida che tanto ci rende felici.

Del FRASCATI SUPERIORE assaggio tutte e tre le annate (2015, 2016, 2017), cosa che mi consente di apprezzarne oltre che le differenze dovute alle diverse vendemmie, anche l’evoluzione nel tempo non solo del vino in sè, ma anche delle capacità di questi nostri eroi che lo imbottigliano.

Casale Torretta

Se di questa etichetta dovessi condensare in due parole le diversità delle tre annate, direi che la 2017 è fresca, la 2016 caratterizzata da un perfetto equilibrio e la 2015 elegante e sobria (perfettamente integrata con l’etichetta “de na vorta” che ingentilisce la bottiglia); l’una per l’altra perfette per accompagnare i piatti della cucina tradizionale romana.

E non Vi dico del CESANESE non perchè non ne valga la pena, anzi, ma perchè mica Vi posso dire tutto io!

Roberto Alloi


« Pasta di qualità, presentiamo l’azienda agricola Podere Selvapiana
Corsi di cucina a Matera, la città dei Sassi »

I nostri social

  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

I corsi di cucina

 

Idee e suggerimenti per cene tra amici

 

 

 

 

info@pepeverde.it / Privacy Policy / Cookie Policy

PEPE VERDE 2021

Copyright © 2021 · Divine Theme on Genesis Framework · WordPress · Log in